Aiuto per le popolazioni colpite dalla persistente crisi alimentare
La sua donazione contro la carestia in Africa
Oltre 35 milioni di persone rischiano la fame nel Ciad e in altri Paesi della fascia saheliana. Alle popolazioni di queste regioni manca di tutto. Molti bambini sono denutriti o malnutriti. Caritas aiuta le persone colpite ad assicurarsi la sopravvivenza. Preveniamo insieme questa catastrofe umanitaria: uniti contro la crisi alimentare.
Emergenza alimentare nel Ciad
In vaste aree del Ciad non piove da diversi anni. In uno dei Paesi più poveri al mondo il suolo si sta prosciugando. In seguito alla persistente siccità, le famiglie contadine non sanno più come sfamare i propri figli. La situazione è talmente drammatica che il nove per cento dei bambini sotto ai cinque anni soffre di malnutrizione.
La regione del Paese più colpita dalla siccità è la provincia di Batha, situata nel cuore del Ciad. A causa della mancanza di precipitazioni, gli ultimi raccolti sono stati estremamente scarsi. Il cambiamento climatico e la conseguente minaccia ai loro mezzi di sussistenza colpiscono soprattutto le famiglie.
Tra le famiglie a rischio c’è anche quella di Mariam Abdraman Ali.
«Non riusciamo a sfamarci»
Gli abitanti di Dankala, il villaggio di Mariam – come del resto tutta la regione di Batha, nel Ciad – sono da mesi alle prese con un caldo torrido e una siccità devastante. A causa della mancanza di precipitazioni, gli ultimi raccolti sono stati disastrosi.
«Quest’anno ha piovuto troppo poco e non abbiamo raccolto quasi niente.»Mariam Abdraman Ali, (33) AnniMADRE DI SEI FIGLI
Mariam Abdraman Ali, 33 anni, riesce a far mangiare i suoi sei figli soltanto due volte al giorno e spesso il pasto non è altro che una semplice pappa. «Non riusciamo a sfamarci e i bambini si ammalano spesso. Hanno la diarrea e soffrono di sfoghi cutanei», racconta Mariam Abdraman Ali. I bambini sono denutriti. Il centro sanitario della regione non è in grado di curarli adeguatamente.
Non possiamo restare a guardare mentre la situazione peggiora continuamente
Caritas assiste le persone colpite nel Ciad e in altri Paesi della fascia saheliana. Per combattere la crisi alimentare, bisogna unire le forze. Siamo certi di poter contare sul suo sostegno. Grazie di cuore!
Il problema dell’acqua potabile
La fornitura dell’acqua potabile costituisce un enorme problema per Mariam Abdraman Ali e tutti gli abitanti di Dankala. L’acqua del pozzo del villaggio è salata e quindi non bevibile. Per fornire acqua pulita al villaggio, bisognerebbe scavare fino a 100 metri di profondità, ma costa troppo. E quindi, di solito, il mattino presto, i bambini partono a piedi per andare a prendere l’acqua pulita nel pozzo che si trova a cinque chilometri di distanza, nel villaggio vicino. L’acqua, tuttavia, non è gratuita. Una tanica di 20 litri costa 100 franchi CFA (circa 15 centesimi).
Soffrono anche gli animali. La siccità ha seccato i pascoli e molti animali sono morti. Le donne avevano inoltre fatto un orto nel villaggio in cui coltivavano carote, prezzemolo, barbabietole, melanzane, pomodori, cavoli, okra e fagioli. Ma la mancanza di acqua ha avuto conseguenze negative anche sulla crescita degli ortaggi. Le donne sono state più volte costrette a ricominciare da capo.
«Non sappiamo cosa ci riserva il futuro. Quest’anno abbiamo molti problemi, soprattutto per procurarci il cibo. E poi, l’acqua nel nostro villaggio è troppo salata, non si può bere. Dobbiamo andare a prendere l’acqua potabile a piedi nel villaggio vicino che si trova a cinque chilometri da qui.»Mariam Abdraman Ali, (33) Anni
Aiuti di emergenza di Caritas
Caritas sostiene la popolazione colpita dalla siccità a Batha. Presta aiuti umanitari immediati, non perdendo mai di vista le prospettive a lungo termine. La situazione alimentare è particolarmente grave nel periodo di insufficiente offerta di cibo, che va da giugno a settembre. Caritas, pertanto, sostiene le persone più colpite – per lo più famiglie con madri single – con aiuti in contanti. Di grande appoggio sono però anche la fornitura di capre e il sostegno nell’allestimento degli orti.
Provvedimenti con effetto immediato
Il periodo di insufficiente offerta di cibo, che va da giugno a settembre, è il periodo più difficile, poiché le risorse sono praticamente esaurite. Le seguenti misure di aiuto hanno un impatto immediato.
- Aiuti in contanti per le famiglie più indigenti: possono così comprare cibo e coprire le spese più urgenti.
- Aiuti rapidi per i bambini denutriti: le donne nei villaggi imparano come preparare una pappa ricca e sostanziosa con i prodotti locali.
- Banca dei cereali: nei tempi difficili, le contadine e i contadini ricevono accesso alla propria produzione.
Provvedimenti per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine
Nel fornire aiuti di emergenza, Caritas punta molto anche sulla sostenibilità. Le seguenti misure mirano a una sicurezza alimentare sul lungo periodo:
Corsi di formazione in pratiche di coltivazione sostenibile: le famiglie contadine apprendono le conoscenze necessarie per coltivare i campi nonostante la siccità.
Fornitura di capre: le donne possono così dare il latte ai bambini.
Estrazione di acqua potabile: la gente riceve accesso all’acqua pulita.
Creazione di gruppi di risparmio: diverse famiglie mettono da parte un capitale dal quale possono prelevare prestiti per acquisti importanti.
Ulteriori informazioni
Contro la fameSelezione di progetti attuali nel Ciad, nel Mali e in Etiopia
Immagine principale: La siccità lascia la popolazione del Ciad sprovvista di tutto. Caritas fornisce aiuti di emergenza e sostegno a lungo termine. © Reto Albertalli