

Arosula vuole spiccare il volo
Le notizie quotidiane su guerre e crisi sono scioccanti. Dobbiamo assistere impotenti alle immagini di bambini che vivono la distruzione della propria patria. Ma insieme possiamo fare la differenza nella vita dei soggetti colpiti. Insieme possiamo donare barlumi di speranza.
Barlumi di speranza per Arosula e la sua famiglianel Sudan meridionale
Arosula ha sei anni. Vive con la mamma Rania e i quattro fratelli nel campo profughi di Gorom, nel Sudan meridionale. Un tempo la famiglia viveva a Khartum, la capitale del Sudan. Qui i bambini andavano a scuola. Rania era insegnante, suo marito gestiva una piccola azienda familiare. Ma con la guerra tutto è andato in frantumi.
Il padre di Arosula è rimasto ucciso nei conflitti bellici. La famiglia è stata costretta a fuggire ed è giunta infine al campo di Gorom, nei pressi di Juba. La dura fuga e la perdita del padre sono stati troppo per la bambina. La tristezza la bloccava, era spesso malata, si chiudeva in sé stessa e non giocava più con gli altri bambini.

In questi tempi difficili, il sostegno di Caritas Svizzera è stato un’enorme luce di speranza. La famiglia di Arosula riceve generi alimentari, aiuto medico e assistenza psicosociale. Per Arosula il centro nel campo profughi è particolarmente importante. Qui può giocare, disegnare, ballare ed essere finalmente bambina. Ha anche stretto nuove amicizie. Il suo sogno nel cassetto è diventare pilota.

«Voglio volare. In alto, in alto, sopra ogni cosa.»Arosula6 anni, del Sudan meridionale
Per non dipendere interamente dagli aiuti esterni, la madre di Arosula cucina samosa e vende spezie nel campo profughi. Il figlio maggiore la aiuta a vendere i prodotti anche sul mercato vicino. Nonostante le grandi difficoltà, la famiglia ha deciso di plasmare il proprio futuro.
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Immagine principale: Dopo mesi di malattia, Arosula ha ritrovato la voglia di giocare. © Kenyi Moses