La regina delle torte
È quasi un miracolo che Angelica, 21 anni, oggi sia indipendente. Dai suoi genitori adottivi, nella sua infanzia, non riceve calore e amore, ma solo botte e insulti. All’età di 15 anni trova rifugio da Enda, l’organizzazione partner di Caritas Svizzera. Qui riceve conforto e sostegno morale.
«Non sei mia figlia, non sei nessuno.» Una frase che Angelica durante la sua infanzia sente dire di continuo dal padre adottivo. Lei è solo una serva a casa propria. L’unica casa che conosce. Angelica non ricorda i genitori biologici. Dice che sono morti. Vive insieme ai gemelli dei suoi genitori adottivi nei pressi di La Paz, in condizioni di indigenza. I gemelli vengono sempre preferiti ad Angelica. L’unico posto dove la bambina si sente bene è la scuola.
Angelica viene soltanto tollerata
Quando Angelica ha sette anni, i gemelli muoiono e nessuno sa perché. Dopo questo tragico evento, i genitori adottivi si limitano a tollerare Angelica. La bambina riceve botte e insulti e cibo solo quanto basta per sopravvivere. Poi il padre adottivo non vuole più pagare la scuola. Angelica non sa più cosa fare. Infine i genitori di alcuni suoi amici la indirizzano ai servizi sociali. Il suggerimento ricevuto segna un cambiamento nella vita di Angelica.
Una nuova casa
I servizi sociali annunciano Angelica a Enda, l’organizzazione partner di Caritas. Qui la quindicenne trova rifugio, impaurita, senza autostima o gioia di vivere. «In quel brutto periodo non volevo nemmeno più vivere», racconta Angelica guardando indietro.
«Ma le parole amorevoli delle assistenti e la loro sincera partecipazione hanno riacceso in me una scintilla.»AngelicaImprenditore
Di grande aiuto in quel difficile periodo è stato anche il sostegno terapeutico. La casa normalmente ospita le ragazze per qualche mese. Angelica invece vi rimane fino all’età di 19 anni. La minorenne non ha parenti stretti e dunque non ha nessuno da cui andare.
© Pablo Quiroga/Yamil Antonio
Proteggere dalla violenza e dallo sfruttamento sessuale
Enda, l’organizzazione partner di Caritas a El Alto (La Paz), assiste bambini e adolescenti che subiscono violenza, finiscono nelle mani di trafficanti di esseri umani o sono vittime di sfruttamento sessuale. La casa ospita 60 ragazze che ricevono sostegno durante il giorno e 16 ragazze che trovano una nuova dimora per più mesi. Enda tiene inoltre workshop di prevenzione nelle scuole e nei comuni.
Angelica scopre la sua passione
Con l’aiuto di Enda, Angelica partecipa già durante il periodo scolastico a diversi corsi di cucina e pasticceria. Grazie alle capacità acquisite, trova un lavoretto in un’agenzia di eventi nella quale lavora per vari anni e dove fa torte e cupcake riccamente decorati. Le sue torte hanno un tale successo che alla fine apre una propria piccola azienda. Su ordinazione crea torte e cupcake artistici per compleanni, anniversari ed eventi aziendali. Tutto nel tempo libero e durante i fine settimana. Gli affari vanno talmente bene che presto aprirà un piccolo negozio a La Paz.
Nel corso della pandemia Angelica deve chiudere il suo negozio e sposta l’attività sui social media. Con 5'500 follower, Angelica è conosciuta come virtuosa delle torte e non può certo lamentarsi di non avere richieste. Allo stesso tempo porta a termine la sua formazione da cuoca di quattro anni che per metà paga con i propri soldi. L’altra metà è a carico di Enda. Il suo reddito è ancora esiguo, ma riesce a mantenersi da sola. Vive in una comune a La Paz con delle amiche.
«Devo tutto alle persone di Enda. È come se fossero un po’ i miei genitori, perché mi hanno aiutata a superare il trauma della mia infanzia.»AngelicaImprenditore
Buono a sapersi
Con 45 franchi si consente a una ragazza di ricevere cibo sano per un mese.
Con 160 franchi si paga il sostegno psicologico a quattro ragazze per un mese.
Con 365 franchi 30 ragazze ricevono per otto mesi accesso a internet per partecipare virtualmente alle lezioni scolastiche.
Ulteriori informazioni
Immagine principale: Con l'aiuto di Enda, Angelica ha partecipato a diversi corsi di cucina e di pasticceria mentre era ancora a scuola. Le sue torte erano così apprezzate che alla fine ha fondato la sua piccola azienda. © Pablo Quiroga/Yamil Antonio