Tashima e Claudia Künzli sono una coppia affiatata e apprezzano il tempo trascorso insieme nell’ambito del padrinato «con me».
Tashima e Claudia Künzli sono una coppia affiatata e apprezzano il tempo trascorso insieme nell’ambito del padrinato «con me».

Questo madrinato «con me» è un grande arricchimento per tutti

Caritas Svizzera fornisce volontarie e volontari in peraiutare le famiglie più svantaggiate

Da tre anni, Claudia Künzli trascorre regolarmente del tempo con Tashima, una bambina di otto anni. Entrambe partecipano a un padrinato di Caritas «con me». Sin dal primo incontro, Tashima non voleva più lasciar andare la sua «madrina». Entrambe concordano sul fatto che il padrinato porta un gran bene a tutti.

«Claudia è la mia madrina. È parte della nostra famiglia», così descrive Tashima, otto anni, il suo rapporto con Claudia Künzli, la sua madrina del padrinato «con me». Nell’ambito di questa iniziativa, Caritas Svizzera fornisce volontarie e volontari in qualità di madrine e padrini per aiutare le famiglie più svantaggiate. Le volontarie e i volontari trascorrono regolarmente del tempo con i bambini, consentendo loro di evadere dalla routine quotidiana e, allo stesso tempo, di offrire un sostegno ai genitori.

«Claudia ha aiutato molto Tashima nell’apprendimento del tedesco.»La madre di Tashima

Tra Tashima e Claudia è subito intesa

Da circa tre anni, la sessantunenne Claudia Künzli e la ragazzina si vedono ogni due settimane. Cucinano, giocano, fanno lavoretti e vanno a passeggio. «La visita al Papillorama mi è piaciuta moltissimo», racconta Tashima entusiasta. «Facciamo un sacco di cose e con Claudia scopro sempre qualcosa di nuovo.»

Anche Claudia Künzli apprezza molto il suo ruolo di madrina: «È una bellissima occasione per restituire qualcosa alla società.» A ogni incontro, vede immediatamente l’effetto positivo della sua attività di volontariato. «Tashima trova pace con me e gode della completa attenzione che le dedico», afferma Claudia Künzli con un sorriso.

Un duo imbattibile: la madrina Claudia Künzli e Tashima. © Annette Boutellier

La madrina si è subito affezionata a tutta la famiglia. «Abbiamo un legame stretto e tra un incontro e l’altro ci teniamo in contatto via WhatsApp», aggiunge Künzli. Claudia considera il reciproco scambio culturale un vero e proprio arricchimento: il padre di Tashima è arrivato in Svizzera dal Tibet 12 anni fa, seguito dalla madre tre anni dopo.

Tra casa, lavoro e formazione non c’è sempre abbastanza tempo per i bambini

La madre di Tashima, 33 anni, lavora nell’ambito sanitario e sta seguendo una formazione come operatrice sanitaria, mentre il padre è impiegato nella ristorazione. Non è sempre facile soddisfare pienamente le esigenze di Tashima e del suo fratellino di cinque anni, spiega la madre. Attraverso la comunità tibetana, è venuta a sapere dell’offerta di Caritas e si è rivolta agli uffici competenti. Dopo il primo incontro con Claudia Künzli e la responsabile dell’iniziativa «con me», la decisione di sottoscrivere un padrinato è giunta rapidamente.

«Se prima Tashima era piuttosto timida, ora cerca gli altri bambini senza timore.»La madre di Tashima

I genitori di Tashima sono grati di aver conosciuto Claudia Künzli tramite Caritas. È un sostegno fondamentale: «Claudia ha aiutato molto Tashima nell’apprendimento del tedesco. Inoltre, nostra figlia può parlare liberamente dei suoi sentimenti con lei», racconta la madre con sollievo.

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Immagine principale: Tashima e Claudia Künzli sono una coppia affiatata e apprezzano il tempo trascorso insieme nell’ambito del padrinato «con me». © Annette Boutellier